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| Karin
Era da poco passata la mezzanotte, e lei attendeva, nascosta allombra ormai già pesante della notte. Se ne stava seduta sulla sua Harley, le gambe stese sul motore, il casco semi calato sulla testa e una sigaretta fumante tra le labbra. Aveva le braccia conserte, e gli occhi nascosti dal casco scrutavano tutto attorno a sè, restando ben attenti a non farsi scoprire. Quella sera i suoi sensi l'avvertivano che l'aria pullulava di vampiri, e stava proprio conducendo una ricerca per cui una cavia le avrebbe fatto molto comodo. Distrattamente si passò una mano sul ciondolo del padre. Le sarebbe piaciuto molto fargli vedere i suoi progressi nella ricerca.
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