Intrusi.

October

Se Sophie l'avesse vista, sarebbero stati guai seri. O fors elo sarebbero stati per Dominic, ma uno dei due non ne sarebbe uscito vivo.
Cominciò a correre per i corridoi del palazzo. Sapeva per certo che da qualche parte c'erano delle sgrete, delle prigioni a prova di vampiro.
Tutto stava ad attirare lì Dominic e intrappolarlo, possibilmente facendo meno danni possibile.

Dominic

L'inseguimento si stava facendo interessante.
Intrusi nel castello di Garth e Sophie. E fortunatamente non erano in casa.
Iniziò a correre, con il mantello che svolazzava rapido dietro la sua schiena. La seguì, mentre lei stava continuando a correre come una lepre in fuga da un lupo.
Si aggrappò ad un lampadario, saltando per cercare di caderle addosso. Ma fu il lampadario a staccarsi per primo.

October

Sobbalzò, col fragore assordante del lampadario che si fracassava a terra.
Idiota di un vampiro, ancora convinto di poter sfidare le leggi di gravità.
Correndo ancora più veloce, girò l'angolo di scatto, verso le scale, e per poco non cadde. Scese correndo, diretta verso le segrete anche se...beh, non ricordava esattamente dove fossero.

Dominic

Argh. Non si fermava nemmeno se fosse stata colpita da tutto il mondo. Ma lunico obiettivo era prenderla a tutti i costi. Ma dove cavolo stava andando?
Lui nemmeno ci pensava, che continuava a schivare gli ostacoli per prenderla.
Vuoi fermarti una buona volta? Sibilò, a denti stretti.

October

Cazzo. Cazzo, cazzo.
Ma quale cavolo era la porta?
Indugiò solo qualche minuto di fronte al corridoio buio che portava alle segrete; poi scelse, prese la prima porta e continuò a correre.
E, colpo di scena, era quella giusta.
Trovò subito una delle celle, si nascose dietro a una delle colonne, dopo aver aperto le sbarre.
Sperava solo che ci sarebbe cascato. A quel punto sarebbe stata salva.