Hanno sguinzagliato il cane!

Ian

Pomeriggio, il sole picchiava violentemente, lo odiavo, preferivo di gran lunga le giornate cupe a quelle belle, serene.
Non avevo nulla da fare, e passeggiavo con svogliatezza, e uno sguardo annoiato... Se non trovavo qualcosa da fare, qualcosa che mi facesse divertire, lo avrei forzato ad essere trovato.
Un negozio attirò la mia attenzione, era uno di quelli che faceva tatuaggi, pircing e quant'altro. Senza pensarci troppo entrai al suo interno, tanto per curiosare e vedere se avessi trovato qualcosa d'interessante da fare.
Al suo interno vi trovai una ragazza dai capelli color fuoco, sembrava un tipetto interessante, soprattutto dall'aura che emanava.
La fissai con uno sguardo interessato, e al tempo stesso divertito... Un pò il modo con cui fissavo tutte le persone che sembravano attirare la mia curiosità, fregandomene altamente se ciò poteva infastidire...

Ian

Alzai un sopracciglio vedendola mentre mi annusava, mi sembrava una cagnolina in quel momento.
Mi venne spontaneo posare una mano sulla sua testolina, mostrandogli un sorriso sghembo mentre le arruffavo i capelli.
I miei occhi la scrutavano nei minimi particolari, se lei annusava, io osservavo, un pò come era d'abitudine di una mia vecchia conoscenza.
- Ciao... Posso avere il piacere di conoscere il tuo nome?
I miei modi erano educati... Ma di certo non lo facevo perche' così mi era stato insegnato, tutto portava sempre a un unico scopo.

Ian

Non feci altro se non guardarla negli occhi, cercando di capire come fosse realmente, dubitavo che fosse così carina e gentile come ostentava all'inizio, d'altronde, da ciò che percepivo a mia volta della sua aura era una vampira.
Feci scivolare la mano sulla sua guancia, afferrandole poi con dolcezza il mento senza mai distaccarmi dal suo sguardo.
- mmhm? E come mai?
Chiesi con voce soffice, continuando a sorridere in quel modo che sembrava quasi valorizzare maggiormente la mia bellezza naturale.

Ian

Il sorriso non si dissolse nemmeno per un'istante dal mio viso, distolsi per qualche istante gli occhi, guardandomi intorno, per poi riportare la mia attenzione su di lei.
La lasciai libera.
- ...pazienza...non c'e' sempre bisogno di sapere il nome di qualcuno...o almeno, a me non serve....
Portai le mani in tasca, ponendomi una sola e semplice domanda: a che gioco voleva giocare?
- Scommetto che il tuo bel faccino, e' solo la maschera di ciò che sei realmente... Un pò come tutti noi.
Sentenziai infine, era così, più o meno con tutti quelli delle razze demoniache, non c'era bisogno nemmeno di leggere negli occhi altrui.

Il mio sorriso si allargò, aveva confermato ciò che pensavo di lei, e lei aveva afferrato appieno la natura della mia gentilezza.
Battei le mani, come a farle i complimenti per ciò che aveva appena detto.
- hai afferrato appieno la natura umana...ma si e' mai sicuri di voler sapere cosa si cela dietro una determinata maschera?...Si potrebbe rimanere decisamente delusi.
Dissi, mentre i miei occhi dalla tonalità del cielo divennero più accesi.

Ian

Sorrisi, divertito da quella sua affermazione, ripensando al fatto che vi era chi aveva scoperto che esisteva sempre il peggio del peggio.
- ...non c'e' un limite al peggio...c'e' chi l'ha sperimentato sulla sua pelle...
Il mio sorriso divenne, maligno, sadico... Sapevo che la mia squisita preda si trovava da quelle parti, era solo questione di tempo prima che la ritrovassi.
- Tu sei di queste parti vero?
Chiesi infine.

Ian

- Secondo te?
Le chiesi, lasciando che quel sorriso dipingesse il mio viso.
Mi sedetti su una delle poltrone di quel posto, lasciando per una volta, che lo sguardo vagasse ad osservare minuziosamente i dettagli del luogo in cui mi ero addentrato.