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Solitude

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CAT_IMG Posted on 12/5/2009, 19:11
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Il rombo di una moto che sfreccia in quella notte tiepida, limpida...
La figura a cavallo di essa, e a sua volta ammantata di nero...
Tutto sfrecciava intorno a me i miei capelli volavano al ritmo del vento mentre i miei occhi attenti scrutavano la strada che mi si parava dinnanzi. Correvo come se non avessi freni, ed effettivamente non ne possiedevo.
Il quartiere in cui mi trovavo era poco frequentato, le macchine erano rade, come anche i passanti, per lo più persone sbandate tra l'altro.
Arrivata nei pressi di un edificio abbandonato, rallentai fino a fermarmi.
Slegai i capelli dalla coda ormai spettinata, per poi raccoglierli nuovamente, così da non avere nulla che m'infastidisca nei movimenti.
Scendo dalla moto e la blocco.
Quella sera indossai un paio di jeans neri, con un paio di stivali decisamente pesanti e una giacca in pelle ornata con numerose catene come i miei pantaloni d'altronde.
Aprii la porta di quell'edificio diroccato, per poi ritrovarmi all'ingresso di un vecchio locale, dalla polvere accumulata sui mobili oltre alle numerose ragnatele oserei dire che e' da più di qualche anno che e' abbandonato.
Silenziosa come se fossi un fantasma, mi mossi tra i numerosi tavoli, passandovi sopra la mano coperta dal guanto del medesimo materiale della giacca.
Mi fermai al centro della sala... Forse era la volta buona che avrei avuto un pò di pace.
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 13/5/2009, 18:44




Christopher

In quel preciso istante, un grido soffocato si sentì dall'altra parte del locale, in una delle stanze più interne.. un grido di una ragazza.
E lui, ovviamente, ne era la causa.
In lui, quella creatura maledetta, che lottava contro se stessa, era facile immaginare quale parte avesse preso il sopravvento. Vestito solo di un paio di jeans mezzi strappati, fissava con un sorriso a dir poco maligno la ragazza di fronte a se, rigirandosi abilmente tra le mani un coltello, di quelli da cucina.
-Amore, salute lucente,
Mi pesano gli anni venturi.
Abbandonata la mazza fedele,
Scivolero' nell'acqua buia
Senza rimpianto.
Morte, arido fiume...
Immemore sorella, morte,
L'uguale mi farai del sogno
Baciandomi.
Avro' il tuo passo,
Andro' senza lasciare impronta.
Mi darai il cuore immobile
D'un iddio, saro' innocente,
Non avro' più pensieri ne' bonta'.
- Recitava l'inno alla morte di Ungaretti,e a ogni strofa faceva un passo verso di lei.
Il modo in cui parlava aveva un che di malinconico, e di diabolico.. metteva paura.
La ragazzina, impaurita, piangeva e lo supplicava di non farle del male.
Non farlo...
Troppo tardi... lanciò il coltello verso la ragazzina, tranciandole completamente la testa, che rotolò di lato.
 
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CAT_IMG Posted on 13/5/2009, 18:56
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Quel dolce e confortevole silenzio fu interrotto da un urlo di disperazione, quasi una richiesta d'aiuto.
Lentamente i miei occhi si riaprirono, la mia espressione appariva scocciata, non riuscivo mai a trovare un attimo di pace, nemmeno nei luoghi abbandonati.
Lentamente e silenziosamente, mi diressi verso il punto in cui avevo sentito gridare, e udii un'altra voce, maschile, malinconica... Maligna...
Sbuffai scocciata mentre il paesaggio di abbandono passava accanto e davanti a me, come se nulla fosse, come se non vedessi altro che la mia meta.
Mi ritrovai dinnanzi a una porta socchiusa... Ogni rumore era cessato, le mie narici vennero impregnate di un forte odore di...
- sangue...
Pensai fra me e me, in più, vi era anche un'altro odore, simile, ma al tempo stesso completamente differente dal mio, sapeva di buono... Come se fosse un cibo prelibato da assaggiare.
Scossi violentemente la testa, in quella forma se mi dovevo nutrire di qualcosa era solo il sangue umano e non la carne.
Poggiai la mano sulla porta, spingendola appena, essa si aprì, cigolando in un modo a dir poco fastidioso.
Sentivo la voglia di sangue salire al cervello, ora che la porta era aperta fui investita da quell'odore così invitante... Così... Sembrava quasi una droga.
I miei occhi si posarono sulla testa tranciata di una giovane fanciulla, ma la mia espressione rimase impassibile, la mia parte demoniaca, inumana, faceva in modo che scene così macabre non mi toccassero minimamente, anzi, a volte, sembravano quasi divertirmi... In quei momenti mi disgustavo da me.
- ...la prossima volta...che devi uccidere qualcuno...fammi un piacere...perlomeno strappagli le corde vocali così che non faccia tutto quel fracasso.
Il mio tono gelido, come i miei occhi dalla tonalità metallica.
Mi trovavo sulla soglia della porta, mentre indietreggiavo di qualche passo, con la semplice intenzione di andare a cercare un luogo dove accomodarmi, e tornare a stare da sola.
Le urla di terrore mi risultavano abbastanza fastidiose, quanto patetiche poiche', si sapeva, se la persona che hai davanti ha un'arma in mano, e tu sei indifesa e in un luogo isolato... Sono decisamente inutili.
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 14/5/2009, 19:20




Christopher

Non l'aveva neanche sentita. A dirla tutta, era come se quella ragazza non fosse mai entrata, e non gli avesse mai parlato.
Un attimo, un battito di ciglia e gli occhi di quella creatura da scuri quasi neri che erano divennero improvvisamente chiarissimi.
Ora predominava la parte angelica.
E la parte angelica, vedendo quello scempio, strinse i pugni e cadde in ginocchio davanti al cadavere della ragazzina, tremando.
Stupido idiota d'un angelo, era una preda, nulla di più la parte demoniaca aveva evidentemente un'altra opinione sul crimine appena commesso.
E la parte demoniaca si era accorta anche della ragazzina che era entrata.
Un altro battito di ciglia, e gli occhi si scurirono di nuovo.. meno di prima, ma comunque scuri.
Strano che, con le lacrime agli occhi dal dolore, quel ragazzo ghignasse maligno, fissandola.
-Lo terrò a mente- sussurrò con voce roca.
Altro battito di ciglia, gli occhi chiari, si portò la testa tra le mani, gemendo, e guardandola sta volta con gli occhi imploranti.
-Uccidimi ti prego- sussurrò con voce estremamente malinconica. Perchè se la parte demoniaca si divertiva e non provava nessun rimorso, vi lascio immaginare come stesse la parte angelica.
Di nuovo un cambio di colore, e sorrise, sta volta serafico, alzandosi in piedi con tutta calma.
-Non darmi ascolto.. ciarlo senza motivo- disse iniziando a girarle attorno.
Sarebbe stata lei la sua nuova vittima?
 
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CAT_IMG Posted on 14/5/2009, 19:42
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Mi ferma, ascoltando le sue parole... Poi quella preghiera di ucciderlo, e nuovamente una voce fredda.
Mi voltai, guardandolo con sguardo gelido, mentre iniziava a girarmi intorno, quasi fossi una preda da cacciare.
Avrei riconosciuto ovunque quei movimenti, quel modo di fissare le persone, anche io d'altronde ero una cacciatrice.
Alzai di poco il mento, guardandolo altezzosa, spavalda.
- Fai pace col cervello... E smettila di guardarmi come se fossi della cacciagione fresca.
Schietta, diretta come sempre, senza aver alcuna paura di ciò che mi sarebbe potuto accadere di lì a poco, d'altronde, sapevo difendermi benissimo da sola. Se dovevo morire di certo non lo avrei fatto con facilità! Il mio smisurato orgoglio non me lo permetteva.
Mi guardai intorno, avevo voglia di rilassarmi un pò, per quanto mi fosse possibile con un tipo con problemi mentali come lui.
- ...e ricordati...che a volte, il predatore...può divenire la preda...
Sussurrai, dopo essermi avvicinata a lui, quel tanto che bastava per far udire quella voce così flebile, e così gelida.
Diedi una pacca sulla sua spalla, andando oltre, levando un telo di plastica che copriva uno dei numerosi divani rossi posti in quella enorme sala.
Mi sedetti su questo con le braccia che avvolgevano la spalliera e portai la testa all'indietro, i miei capelli ricaddero all'indietro insieme alla testa. Avevo un bisogno disperato di tranquillità, di rilassarmi, altrimenti la testa mi sarebbe scoppiata, detestavo il caos, le urla e quant'altro, detestavo che qualcuno mi ronzasse troppo intorno e che non mi lasciasse in pace.
Nonostante potessi sembrare completamente inerme, vulnerabile, sapendo che con me vi era una creatura decisamente instabile, mi trovavo continuamente all'erta.
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 13:45




Christopher

Si bloccò improvvisamente, osservando la ragazza immobile, ascoltandola e rimanendo perfettamente fermo finchè non si sedette sul divano.
Fai pace col cervello gli aveva detto.
Se ne fosse stato capace, non sarebbe stato lì in quel momento.
Il suo problema in effetti, era il non aver una via di mezzo. O era cattivo e sadico fino all'osso, o buono come nessun'altro.
Le si avvicinò, silenzioso, sedendolesi proprio accanto, gli occhi chiari, angelici, l'espressione decisamente buona.
-Scusa, molte volte mi comporto da idiota- sussurrò osservandola.
Era davvero bella, bellissima anzi.
Scosse di nuovo la testa e gli occhi gli si fecero scuri.
-Cosa ti fa credere che voglia diventare una preda?- domandò poi, appena più.. maligno di prima.
Le si accostò, avvicinando le labbra all'orecchio di lei, un sorriso divertito sulle labbra.
-Tu cosa sei, ragazzina? Predatore o la mia preda?- domandò sensuale per poi allonanarsi e accoccolarsi sul divano, a occhi chiusi con un ghigno stampato sulle labbra perfette.
 
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CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 14:00
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Jillian

Ovunque andassi, sembrava quasi che la tranquillità si rifiutasse di essermi amica.
Alzai il capo, piegandolo di lato, osservandolo in quei suoi occhi che non facevano altro se non cambiare colore.
- ...meglio per te non classificarmi come nessuna delle due...moccioso...
Dissi fredda, in netto contrasto con il suo tono così caldo, così accogliente e sensuale.
Per chi mi classificava come preda, non avrebbe mai avuto vita facile, non ero il tipo da farsi cacciare senza reagire, e avevo abbastanza carte da giocare.
Le mie pupille divennero due fessure verticali, lo sguardo sempre gelido, come se una creatura feroce di sua natura, stesse osservando con fare menefreghista un semplice passante... L'unica cosa che comunicava era: *Fa un passo falso, e prega chi tu voglia di uscirne indenne*
- Non sei un'idiota, sei un ragazzino che non sa controllarsi.
Dissi secca, se si fosse avvicinato ancora una volta a me a quel modo, si sarebbe ritrovato con il suo bel visino angelico sfregiato, detestavo chi osava troppo con me.
Infilai una mano nella mia tasca, tirandone fuori una vecchia, anzi, antica moneta d'argento, che al contrario della sua datatura, sembrava essere in ottime condizioni.
Iniziai a farla passare fra le dita, giocandoci tanto per tenermi calma e con la mente da un'altra parte.
- ...ma se ci tieni tanto a giocare al predatore con me...ti consiglio di stare attento a ciò che fai.
Conclusi fissando un punto imprecisato davanti a me, come se con la mente stessi vagando in un altro mondo, un mondo accessibile solo a me.
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 14:09




Chirstopher

Ancora una volta rimase immobile, ascoltando quello che diceva la ragazza, e il ghigno divenne un sorriso serafico.
Aprì gli occhi, chiari, e la osservò divertito, o meglio, osservò la moneta che aveva in mano.
Porse il palmo in avanti,ci mise sopra l'altra mano e dal nulla creò una moneta identica a quella che aveva lei in mano, solo che quella era di ghiaccio.
-E' un giochino rilassante- commentò iniziando a muovere anche lui sulle dita la piccola moneta, che dopo qualche istante divenne una sfera, che iniziò a muovere con vera maestria sulle mani.
-Ce l'hai un nome?- domandò poi osservandola, ancora con la parte angelica in sopravvento... e forse era un bene.

 
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CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 14:18
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Jillian

Sentivo in lui, la parte più "appetitosa" aver preso il sopravvento, almeno per il momento, su quella demoniaca. Se non avesse imparato a mettere un equilibrio avrebbe rischiato di distruggersi, ma in un modo talmente tanto lento e doloroso, da sembrare che vivesse un'eternità.
- Finche' hai qualcosa che ti ronza nella mente, non sarai mai realmente rilassato.
Richiusi gli occhi, stringendo la moneta nella mia mano mentre ne sentivo defluire ricordi ben poco piacevoli, la stretta si fece più salda, così da poter scacciare via quei pensieri.
Avevo un modo di pensare, di ragionare decisamente pessimistico, d'altronde non potevo fare altrimenti vista la vita che mi si era prostrata dinnanzi a me!
- Jillian
Fu tutto ciò che dissi, ero stanca, avevo una voglia matta di riposarmi almeno una mezz'ora, ma la presenza di un estraneo come lui, m'impediva di essere completamente rilassata. Che ingiustizia!
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 17:44




Christopher

Un battito di ciglia, gli occhi di nuovo scuri, quasi neri.
Chiuse la mano a pugno sopra la sfera, facendola frantumare in mille e più pezzi, fino a ridurli in polvere, piccole schegge che gli frantumarono la mano.
Gli mise la mano insanguinata sotto il naso, ghignante più che mai.
Ovviamente, se la parte angelica era tanto tanto ingenua, la parte demoniaca non lo era affatto, e sapeva quanto il suo odore fosse... appetitoso... si era anche assaggiato una volta uù
-Vuoi un po'?- domandò scoppiando a ridere -so di essere dolce... almeno per quanto riguarda il sangue.-
 
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CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 17:53
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Jillian

Un forte odore di sangue mi giunse, i miei occhi ora divennero due pozzi completamente neri per quanto la pupilla mi si fosse dilatata.
Mi voltai lentamente verso di lui, era da tanto che non mi dissetavo, che non mangiavo qualcosa di decente, e ora mi stava dando quella squisitezza come se nulla fosse.
Se non accettavo quell'invito, era solo perche' non mi andava a genio di dover assecondare qualcuno.
Afferrai violentemente la sua mano, stringendola talmente tanto forte, che la circolazione si bloccò.
- ...allora...visto che sei tanto dolce...e ami massacrarti...beviti il tuo fottutissimo sangue da solo.
Dissi strattonando il braccio, per poi buttarlo giù dal divano violentemente, creando così un forte tonfo.
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 18:32




Chris

Gli occhi chiari, quasi rosa a dirla tutta, lanciò un grido di dolore, per.. beh, un po' per tutto.
Si tirò a sedere a fatica, guardandola tristemente, e tirandosi in piedi si sedette di nuovo vicino a lei, passandosi la mano sana tra i capelli, sospirando.
-Non scherzavo prima quando dicevo che era meglio se mi uccidevi- borbottò guardandola di sbiego, e gli occhi presero sta volta uno strano equilibrio, come se... come se fosse nella perfetta metà tra demone e angelo.
-E' brutto bere il sangue da soli... - commentò togliendosi la maglia e mettendosela sulla mano a mo di cura per i tagli che si era fatto.
-Non sei a Creeck da molto, vero? - domandò poi osservandola... sembrava una persona normale...almeno per il momento.
 
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CAT_IMG Posted on 15/5/2009, 18:42
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Jillian

Dal canto mio, mi limitai ad accavallare le gambe, e poggiare stavolta i gomiti sul bordo della spalliera.
- ...se ci tieni tanto che la Dama ti venga a prendere...Guadagnati le sue grazie, e non chiedere la morte come se fosse un caramella...
Dissi parlando seria, non era l'unico che desiderava così ardentemente di morire, ma io non l'avevo mai chiesta, quando vi era da combattere avevo sempre fatto del mio meglio, se lei mi voleva, mi avrebbe accolto non appena mi avrebbe ritenuta degna di far parte delle sue file.
- ...chiedere di essere uccisi e' la cosa più patetica che esista.
Continuai, prendendo a fissare i suoi occhi che ora sembravano aver preso una tonalità che indicasse l'equilibrio tra i suoi due esseri.
- quando avrò voglia di bere un pò di sangue, lo farò senza che tu mi metta una mano sotto il naso, non sono una moccisa che ha bisogno di essere imboccata.
Feci una lunga pausa, nella quale finalmente potei udire il... Silenzio, lo assaporai appieno, tenendo gli occhi chiusi, imprimendo le impressioni che mi faceva nella mente così da non dimenticare con facilità.
- ...a te che ti frega?
 
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flamma azzurra
CAT_IMG Posted on 20/5/2009, 20:04




Christopher

Fece una smorfia, osservandola.
E pensare che lui si definiva strano.
-Probabilmente è la più patetica... ma sarebbe quello che mi merito- commentò per poi fargli una linguaccia.
-Era per domandare... ma da quello che vedo preferisci rimanere in silenzio- disse accoccolandosi meglio contro il divano, chiudendo di nuovo gli occhi.
Preferiva il silenzio? bene, tanto meglio. Aveva bisogno anche lui di starsene in silenzio, di cercare di mettere pace in quel cervello che di non contorto forse aveva solo la forma.
 
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CAT_IMG Posted on 20/5/2009, 20:18
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Jillian

Con un piede, accostai una sedia al divano, poggiandovi poi entrambe le gambe così da stare più comoda.
Scivolai un pò più giù con la schiena tenendo un gomito poggiato sul poggiamano e la testa sul polso continuando a tenere gli occhi chiusi.
- La morte bisogna guadagnarla, non insultarla.
Dissi alquanto seccata, io avevo una concezione tutta mia della morte, a mia volta la cercavo e bramavo, ma finche' sarei dovuta rimanere in quello schifo di mondo a soffrire per gli scempi che io stessa avevo commessa... Sarei rimasta.
- ...e poi, la punizione peggiore che vi possa essere per qualcuno che ha la coscienza sporca... e' semplicemente vivere...
Dissi, chiudendomi poi completamente nel mio silenzio, mentre il mio respiro si faceva regolare, e lentamente mi addentravo nel dormiveglia. Non mi sarei addormentata in sua presenza mai e poi mai, ma avevo bisogno di staccare un attimo la spina dal mondo reale.
 
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16 replies since 12/5/2009, 19:11   212 views
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