Waiting...

Berry

Le otto di sera e la stazione della metro di Creek era già completamente deserta... o quasi, già, perchè qualcuno in realtà ancora c'era... una sola ragazzina, piccola e dall'aria tanto dolce e indifesa da sembrare quasi una bambina.
Indossava un dolcevita celeste e un paio di jeans scoloriti al punto giusto, la tracolla color panna appoggiata sulla spalla destra, il giacchino tra le mani, l'aria un pò tesa si poteva tranquillamente percepire da come lo stringeva, quasi convulsamente, fissava ansiosa i binari, e ogni tanto controllava l'orologio... era arrivata troppo in anticipo! Accidenti! E ora le toccava stare lì da sola in quel posto da brivido!

Eric

Era arrivato nella città dove c'era anche Vladimir.
E, magia delle magie, quel posto lo intrigava alquanto. Era pieno di vampiri, demoni, umani, licantropi.. tutte le razze, per accorciare. E questo gli piaceva, magari prima di andare a far una visitina al suo amico rimaneva un po' lì.
Aveva gli occhi dorati, non perchè fosse uno di quei vampiri vegetariani, ovvio, ma lo aveva fatto perchè prima di arrivare in una cittadina nuova lo faceva sempre, per non destare sospetti. E non poteva certo sapere che era infestata da creature infernali.
Così, per fare un giro e osservare la cittadina, e magari trovare qualcosa da mangiare, era arrivato nella metropolitana più che deserta... se non fosse stato per una ragazzina, che stava dall'altra parte dei binari.
La osservò, uno strano sorriso sulle labbra perfette, e si sedette sulle panchina, senza smetterla di guardare.
Sembrava un barbone, a vederlo.

Berry

Il tempo passava eppure della metro non c'era traccia... ormai cominciava a perdere ogni speranza... sospirò sconsolata, quando qualcosa attirò la sua attenzione, un rumore che le fece alzare lo sguardo. Dall'altra parte dei binari c'era un uomo, sembrava ben fatto nonostante la trascuratezza del modo di vestire che lo faceva sembrare una specie di barbone... Lo fissò per un mezzo secondo ma tanto bastò per farle passare un brivido lungo tutta la spina dorsale... Distolse immediatamente lo sguardo tornando a fissarsi la punta delle scarpe, in parte perchè sarebbe stata maleducata a continuare a fissarlo, in parte perchè a dirla tutta... gli metteva un pò di soggezzione... un bel pò. Passò non più di un minuto, Berry sbirciò con la coda dell'occhio e vide che il tipo la stava ancora fissando... Perchè continua a fissarmi?! Non mi piace per niente! pensò preoccupata e allo stesso tempo imbarazzata, solo il pensiero che a dividerli ci fossero i binari della metro riuscì a darle un pò di sollievo...

Eric

le sorrise gentile, chissà se quella ragazzina sapeva qualcosa. In effetti aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse... o di una cena, anche questo poteva servire.
Si alzò in piedi, si sistemò come meglio poteva, e senza smettere di fissarla attraversò i binari avvicinandolesi con un sorriso gentile che comunque era inquietante.
-Ciao- le disse cortese parandolesi davanti.

Berry

Si era messa di nuovo a fissarsi la punta delle scarpe da tennis, tanto che quando sentì una voce così vicina e soprattutto quando alzò gli occhi e riconobbe il tipo che fino a qualche momento fa era dall'altra parte dei binari sentì chiaramente il cuore mancarle un battito. Il sorriso che l'uomo aveva sulle labbra avrebbe dovuto tranquillizzarla, invece la metteva ancora di più in soggezione... perchè, per quanto sembrasse un sorriso gentile restava pur sempre un sorriso veramente inquietante! Deglutì rumorosamente per ricacciare indietro il groppo alla gola, tipico di quando era in uno stato d'animo del genere -Salve...- balbettò, sembrava farsi ancora più piccina davanti a quel tipo -...posso...posso fare qualcosa per lei?- chiese mantenendo il massimo della calma e della cortesia che si poteva mantenere in una situazione del genere...

Eric

La osservò, prendendole un ciuffo di capelli rigirandoselo tra le dita, per poi avvicinare le labbra all'orecchio di lei.
-Non devi avere paura, non ti faccio niente- sussurrò prima di allontanarsi quanto bastava per guardarla dritta negli occhi.
-E non darmi del lei, mi fa sentire vecchio- concluse sistemandole il ciuffo di capelli dietro l'orecchio, sfiorandole il collo con il pollice, giusto per spaventarla un po'.

Berry

Dire che rimase pietrificata dalla paura è un puro eufemismo, ora come ora aveva solo voglia di scoppiare a piangere e scappare via di corsa, ma non poteva... per ovvi motivi, come per esempio che alla fin fine non sarebbe arrivata tanto lontana... non era per nulla ferrata nella corsa. Il tipo le aveva detto che non doveva avere paura di lui perchè non le avrebbe fatto niente... ma come faceva a fidarsi? Il solo guardarlo la terrorizzava! Cercò di non far trasparire tutto il suo orrore nel trovarsi in quella situazione, ma era difficile, Berry era sempre stata un libro aperto... le si riusciva a leggere tutto in faccia. Quando aprì la bocca per rispondergli a momenti le mancò la voce, -Va bene...- rispose, la voce flebile e appena percettibile, doveva dire qualcos'altro... ma al momento sentiva il cervello come se si fosse bloccato, prese un respiro profondo e cercò (praticamente invano) di calmarsi -Io mi chiamo Strawberry...- aggiunse balbettando ancora un pò...

Eric

Le girò intorno, prima a giri larghi, poi sempre più stretti, sfiorandole la maglia con un un dito, appena sotto l'ombelico.
-Berry... Io sono Eric- Si presentò fermandosi davanti alla ragazza, prendendola per mano e portandola su una panchina, sedendosi e facendosela sedere in braccio a lui.
-Di cosa hai paura, Berry?-

Berry

Paura...paura...paura...
non c'erano altri modi per descrivere quello che provava in quel momento.
In un secondo si sentì prendere per mano e trascinare via... si ritrovò seduta sulle gambe di Eric, per i suoi gusti si stava veramente prendendo troppe libertà! Di cosa aveva paura?? Bè magari di un estraneo dall'aria davvero poco raccomandabile, che ti mette i brividi solamente a guardarlo e che si comporta anche in modo strano?! pensò, ma non lo espresse a voce alta.
-Io? Non ho paura di nulla!- esclamò più in modo automatico che in tono convinto, scattò in piedi nel tempo di una frazione di secondo da quando Eric l'aveva fatta mettere seduta sopra le sue gambe.

Eric

Uh, ma che divertente la ragazzina.
Rise divertito prendendola di nuovo e stavolta facendola sedere accanto a lui, con un braccio le circondavano le spalle, in modo che non potesse sfuggire.
-Davvero non hai paura di nulla?- domandò curioso posando una mano sulla coscia della ragazza.
Non le voleva far niente, al momento, però si divertiva a tormentarla.

Berry

Ecco... ora l'aveva proprio fregata...
se riusciva ancora a trattenere una crisi isterica era dovuto a non so quale sorta di miracolo... mantenere la calma a quel punto stava diventando sempre più difficile.
-Bè più o meno...- rispose con voce tremante, ebbe un fremito sentendo la mano di Eric sulla propria coscia, e ringraziò il cielo per il fatto che quel giorno indossasse i jeans e non la gonna... ma non che questo fatto migliorasse di molto la faccenda!!

Eric

Rise divertito lasciandola completamente andare, incrociando le braccia al petto e guardandola.
-Anche di me, quindi- concluse mentre la osservava con un'espressione furba stampata sul viso.
Si divertiva troppo a spaventare le ragazzine.