Ora di cena...

Christine

Ormai era qui a Creeck gia da un pò. Il posto non era certo dei più allettanti e piacevoli, ma ci si viveva più che degnamente... almeno per lei era così. Una persona normale avrebbe prontamente evitato di avvicinarsi a una cittadina come quella, ma per un vampiro come lei, era un invito a nozze: nonostante avesse pochi "sostenitori" , quel posto era costantemente pieno di gente, che fossero barboni o prositute non importava, l'importante era che ci fossero, l'importane era che ci fosse da mangiare; certo lei si sarebbe abituata anche al sangue animale se fosse stato necessario, ma un "banchetto" del genere non si rifiuta mai.
Quella sera passeggiava tranquillamente a WhiteDust, un posto tutt'altro che sicuro, covo di spacciatori e ladri... Bhè almeno non si sarebbe sentita in colpa uccidendo un esemplare di feccia umana come quella. E poi non aveva bisogno di cacciare visto che una donna attraente e di classe come lei, saltava all'occhio tanto da stonare in un posto del genere... Sarebbe stata la sua cena a servirsi bella e pronta.

Anthony

Adesso che Demian aveva regalato a sua sorella la bottega del piccolo chimico e lei se ne stava tutto il giorno lì dentro si sentiva un tantino più sicuro. Perlomeno non se ne andava in giro per quel fetido quartiere, e lui poteva concentrarsi sulla cosa che preferiva di più al mondo.. cacciare.
Vestito jeans e maglietta, non aveva proprio l'aspetto del cacciatore. Anzi, sembrava più un comunissimo drogato.
Mani in tasca, camminava per la lunga via di drogati, apparentemente indifferente a tutto. In realtà, cercava qualsiasi creatura non umana.

Christine

Camminava, apparentemente senza una meta. In realtà annusava nell'aria l'odore di chi la circondava: quale sarebbe stato il fortunato di quella sera?
A dirla tutta il menù non era dei migliori, la droga guastava il sapore e l'odore del sangue, e li ne circolava in abbondanza.
Una folata di vento improvvisa le portò sotto il naso un odore insolito, non il classico drogato, qualcosa di diverso e di saporito... Seguì la scia e con gli occhi ne individò il proprietario: un ragazzo, molto carino anche, che a prima vista sembrava un tossico qualunque, ma ad un occhio attento come il suo la differenza era più che palese.
Niente droga, solo qualcosa di diverso.
Non aveva voglia di perdere tempo e per una volta fu lei ad avvicnarsi con una scusa così banale che non se lo sarebbe aspettato mai da se stessa.
Scusa, hai della roba?
Suonava così strano detto da lei, da una ragazza che tutto sembrava tranne che una drogata.

Anthony

Si bloccò, alzando lo sguardo sulla ragazza che gli si era avvicinata, già pronto a rispondere male, ma nell'osservare chi gli aveva rivolto parola, si bloccò.
Una vampira dai capelli color argento. Non poteva scegliere preda migliore.
Evidentemente doveva aver sentito che non era un drogato qualsiasi.
Piegò appena la testa di lato, senza mutare minimamente l'espressione sul viso.
-Dipende da cosa hai da darmi in cambio- rispose con voce roca, una vaga punta di malizia nel tono.

Christine

Gia. Non era affatto un ragazzo normale, le schegge di rosso che aveva negli occhi lo dimostravano, forse era un mezzo demone o qualcosa del genere... Sicuramente anche lui si era reso conto che lei era una vampira, infondo chi non se ne accorgeva?
Il giovane, con una voce suadente ed esplicitamente maliziosa, gli pose una domanda e lei rispose, altrettanto maliziosa... Infondo che aveva da perdere, avrebbe mangiato dopo.
Oh bhe, dipende da cosa vuoi...
E lo fissò con uno sguardo stranamente di sfida.

Anthony

-Quello che voglio è un tantino.... esagerato... non tutti vogliono pagarne il prezzo- rispose, incrociando le braccia al petto. Fare tutto con calma, non aveva fretta, aveva tutta la notte, e quando la sua preda era femmina era decisamente più divertente.

Christine

Ecco chi era. Un cacciatore, un cacciatore mezzo demone. Interessante.
Caro sei troppo convinto di te...
Fu quello che pensò prima di avvicinarsi leggermente, posandogli una mano sulla spalla e dicendo:
Credimi, non sarò io stasera a darti quello che vuoi... Se poi ci tieni tanto, puoi provare...
Levò la mano dalla spalla del ragazzo, lasciando un leggero strato di ghiaccio e continuò:
Ma la serata è tranquilla perchè rovinarcela?

Anthony

Fece una smorfia appena accennata, sgrullandosi la maglia dal ghiaccio. Odiava quel potere, non bastava christopher, ora anche i vampiri ce l'avevano.
Iniziò a girarle intorno, lentamente, osservandola come pensieroso.
-Sono venuto qui per cacciare, non mi si rovinerebbe certo la serata..- rispose poi, fermandolesi davanti di nuovo.

Christine

Forse la tua no, ma la mia decisamente
Le girava intorno, come se fosse lui il cacciatore della situazione, come si illudeva...
E poi dai, hai quel bel faccino, mi dispiacerebbe rovinartelo.
Osservandolo bene, era davvero un bel ragazzo, non ne vedeva del genere da qualche annetto.
Comunque piacere, Christine.
Lo disse con estrema tranquillità, come se la cosa non fosse sua, come se di fronte non avesse un cacciatore pronta ad ucciderla, infondo era stata sempre educata con tutti.

Anthony

-Sei così sicura che riusciresti ad uccidermi?- domandò, incrociando le braccia al petto, qualcosa di molto simile ad un ghigno stampato sulle labbra.
-Anthony- rispose, per poi guardandosi appena intorno.
C'era un sacco di gente, ma quasi tutti erano drogati, e se l'avesse ammazzata di certo quei tizi avrebbero pensato ad un'allucinazione.. perfetto.

Christine

Le barccia incrociate, lo sguardo che correva da un lato all'altro della piazza. Preparava lo scontro. Ma perchè i cacciatori erano tutti cosi impazienti di uccidere per il giusto di? Almeno loro, i vampiri, sapevano attendere e di tanto in tanto divertirsi con la preda.
Bhè forse, dato il fatto che sei per metà demone, dovrei faticare un po più del normale, e dico forse, ma alla fine si, ti ucciderei.
Le scappò un sorrisino divertito.
Ti sei mai fermato a parlare con un vampiro prima di ucciderlo? Non credo. Altrimenti non saresti cosi...schietto. Io invece a volte parlo con le mie prede, è così che ho imparato a non mettervi tutti sullo stesso piano.
Parlava osservandolo sfacciatamente, studiandolo e poi lo fissò con il suò sguardo rubino dritto negli occhi.
Te per esempio. Ucciderti sarebbe uno spreco.

Anthony

-In effetti non amo parlare tanto, preferisco agire direttamente... - rispose facendo un passo verso di lei, tirando fuori dalla tasca del giaccone una pistola.
-E poi sai.. - iniziò, caricando la pistola, mentre la gente, vista la scena, scompariva dietro le porte.
-Nessuna preda è mai rimasta viva, e non ho certo intenzione di iniziare con te.. niente di personale, ovvio- commentò facendo un altro passo verso di lei.