Perlustrazione.

Eva

Le montagne erano sempre state la sua passione, ma quel giorno non era lì per divertirsi.
Stava braccando un licantropo che bazzicava per quelle parti, e la sua prima regola era Mai farsi cogliere alla sprovvista.
Per cui era decisa a scoprire tutto lo scopribile su quei luoghi, e quel quartiere in particolare.
Aveva una pistola legata alla vita, nella fondina che pendeva sui fianchi, e un pugnale attaccato all'avambraccio. Beh, certo, era una vampira...ma la prudenza non è mai troppa.

Eva

Quandò avvertì un nuovo odore - sicuramente di vampiro- si girò al limitare della foresta, voltandosi con le narici dilatate.
Lo conosceva eppure le sfuggiva.
Poi si rese conto che non era vampiro, e decise di avvicinarsi di più.

Eva

Inspirò profondamente...ma certo, Hunter!
Sorrise e corse sfrecciando tra gli alberi, fermandosi appena prima del limitare della foresta.

Eva

Si appoggiò a un tronco con le braccia conserte, sorridendo.
Forse.

Eva

Lo fulminò con un'occhiataccia
Chiamami ancora piccola e ti azzanno al collo.

Eva

Mhm. bofonchiò, squadrandolo, appoggiata all'albero.
Allora, pedinavi qualcuno o cercavi qualcun'altro a cui rompere le scatole?

Eva

Distolse lo sguardo, prendendolo in giro.
Certo, certo...come se ci riuscissi.

Eva

Distolse lo sguardo, voltandosi a guardare il panorama.
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