Tanto per rilassarsi.

Demian

Lavoro, lavoro e lavoro. Questa era la sua vita.
Ma ehi, anche lui si prendeva qualche pausa ogni tanto.
E gli piaceva ancora far finta di essere un qualsiasi lavoratore che si prende un caffè al bar leggendo un giornale.
E infatti era quello che stava facendo in quel momento, anche se vestito tutto di pelle nera, i capelli ribelli e l'espressione... beh, l'espressione davvero accattivante sembrava tutto fuorché un semplice umano.

Selene&Marie

Erano di fronte al bancone, durante l'ennesima lite per i dolci che Marie voleva, e che Selene non poteva comprarle.
Cook, per l'ultima volta, hai mangiato due tavolette di cioccolata stamattina, non puoi comprare anche i biscotti! Disse la grande alla sorellina che, tra le sue braccia, mise il broncio e sussurrò un "ok" poco convinto.
Selene sospirò, e porse una banconota da cinque alla cassiera, prendendo uno snack più piccolo che diede alla sorellina.

Demian

E, ovviamente, lui non si perse la scena.
Le osservò, con un sorriso stampato sulle labbra.
Non erano vampire, e neanche umane.. sicuramente ibridi.
Accurato questo, rimase qualche istante ad osservare la bimba, un sorriso nostalgico sulle labbra.
Poi, si alzò in piedi, si avvicinò al bancone e pagò per due cioccolate calde, e un vassoio pieni di biscotti al cioccolato, dicendo al barista di darli alle due, per poi tornarsene silenzioso al suo tavolo.

Selene

Quando il barista diede loro il vassoio, lo scrutò, diffidente, e si fece dire da chi era. Quando guardò l'uomo che gliel'aveva mandato, fermò la manina di Marie che già aveva l'acquolina in bocca a vedere quei dolci.
Cook, non li toccare. Mormorò sospettosa, sorridendo al barista e riconsegnandogli il vassoio.

Demian

Osservò la scena, decisamente perplesso. Mmmh... una ragazza madre, o una sorella troppo protettiva?
Decise che voleva scoprirlo.
Si alzò di nuovo, e si sedette su una delle sedie del bancone, proprio accanto alla più piccola, sorridendole dolcissimo, per poi guardare la più grande.
-Non erano mica avvelenati- disse, col suo stupendo accento russo y.y

Marie

Sorrise istintivamente al signore, facendo ciao con la manina, come se avesse visto il principe azzurro in persona.

Selene

Scrutò l'uomo dalla testa ai piedi, diffidente, sempre stringendo Marie per essere sicura di non lasciarla andare.
La prudenza non è mai troppa.
Rispose, decisa.

Demian

Fece a sua volta ciao ciao con la mano alla bimba, un sorriso raggiante sulle labbra, e fece cenno al cameriere di riportare il vassoio.
-Parole davvero sagge, complimenti- rispose prendendo un biscotto e mangiandoselo, per poi prendere il vassoio e porgerlo alla bimba, anche se guardava la ragazza.
-Può...?- domandò, educato.

Marie
Si girò verso la sorella, tirandola per la maglia, implorante.
Ti prego...
Selene

Fissò diffidente prima lui, poi la sorella.
Uno. Dichiarò infine senza mollare la sorella.

Demian

Fece cenno di si alla ragazza, e porse alla bambina il vassoio pieno zeppo di biscotti.
-Tieni- le disse, mentre la osservava come sognante.
Quella bimba era così simile alla sua piccola Anna...

Marie

Rivolse al signore uno dei sorrisi più dolci di cui un bambino sarebbe mai stato capace.
Graazie. Sussurrò, poi prese un biscotto con tutte e due le mani e addentandolo.

Selene

Non staccò un attimo gli occhi dai due, tesa come se fosse pronta a ricevere un attacco, i pugni stretti lungo i fianchi.

Demian

Sempre col sorriso sulle labbra, le accarezzò la testolina, per poi prendere un biscotto e mangiarselo anche lui.
Fatto ciò, porse il vassoio anche alla grande.
-Non ne vuoi tu?- domandò posandolo proprio davanti a lei.
Quindi tornò a guardare la piccola.
-Come ti chiami, principessa?-

Marie

Fece una smorfia disgustata alla parola "principessa".
Che chifo le principesse! Sono un pirata io! Il pirata Marie! Disse tutta fiera e sorridente.

Selene

Rispose semplicemente con una smorfia e un gesto della mano.
Magari era anche acida, ma non gliene fregava proprio niente, preferiva aggredire piuttosto che essere aggredita.

Demian

Fece a sua volta una piccola smorfia alla rossa, ma che acida.
Poi, al sentire la frase della bimba, scoppiò a ridere, e alzò le mani a mo di scusa.
-Oh, che stupido.. chiedo scusa per non averlo notato subito allora, mio capitano...- rispose facendo un lieve inchino da seduto.

Marie

Rise e si allontanò di poco dalla sorella, lasciandole la mano, per arrampicarsi sullo sgabello e sedersi coi piedi penzoloni.

Selene

Rimase ferma, ppoggiata al bancone, senza perderli un attimo d'occhio.
Sembrava avere buone intenzioni, ma non si sapeva mai...e comunque, in caso avrebbe preso la spina della coca cola e l'avrebbe fatto diventare una caramella gigante.

Demian

Mmmmh... ma non aveva...?
La guardò, e sorrise furbo.
Poi, iniziò a frugarsi in tuuuuuuuutte le tasche, che sembravano non finire più.
E, alla fine, prese qualcosa dalla tasca, che nascose tra le mani, che avvicinò alla bimba.
-Tutti i capitani, hanno una nave, no?-
Domandò, schiudendo le mani e rivelando una piccola nave in ferro.